L’ansia è un sentimento orribile, bisognerebbe estirparlo dalla mente delle persone, si vivrebbe tutti molto meglio.
L’ansia è un sentimento inutile, corrode e priva lentamente la mente di razionalità fino a passare a immaginari contorti e privi di fondamento che nell’ansia diventano l’unica realtà possibile.
Mi hanno presa per uno stage in un’azienda vicina a dove vivo, paga minima ma almeno il nome rinomato dell’azienda farà eco sul pezzo di carta chiamato curriculum. Sono stata soddisfatta al momento del colloquio perché mi sono dimostrata spontanea, capace, naturale. Lo stesso giorno ho inviato il progetto di ricerca per il dottorato, giusto in tempo perché non scadesse il bando.
Il 4 giugno inizierò lo stage e nella mia smodata voglia di fare non ho neppure chiesto orari, so solo la durata, non so neppure se la paga promessa è a lordo o al netto. Errori da principiante, ma quando resto senza fare nulla impazzisco.
Per mancanza di esperienza di godimento non sono capace di essere felice appieno della cosa, sono bloccata. è triste ma sono fatta così. come se fosse scontato e avessi fatto solo il minimo e quando invece non riesco a farlo “il minimo” mi colpevolizzo al massimo. Non riesco neppure a dirmi brava, senza raccomandazioni o segnalazioni sei riuscita donna a 32 anni a farti assumere di nuovo (in questo paese che rifiuta tutti in un modo o nell’altro). Ok in stage ma è una multinazionale, dovrebbe almeno valere doppio. Invece niente, solo ansia. Sarò all’altezza? sarò capace di sopravvivere a un contesto definito da molti sfidante? e se non fossi abbastanza brava?
Mi sento in colpa, verso mio marito che fatica a trovare qualcosa e provo fastidio perché l’entusiasmo che io non riesco a provare vorrei che me lo trasmettesse lui, vorrei sentire calore, coinvolgimento e tante troppe rassicurazioni, ma lui non può: è al limite della depressione e io lo so come si sta. Non posso chiedergli nulla ora come ora, anzi sento che le cose che accadono a me in qualche modo amplificano l’immobilità che è intorno a lui. E via di sensi di colpa. E via di liti. Mi sfida perché ha bisogno di commiserarsi e lamentarsi e così devo resistere agli attacchi, alle provocazioni. Non posso neppure dirlo alla mia famiglia, alla quale ho mentito perché non mi facesse sentire in colpa per il vecchio lavoro non rinnovato, così sono sola e devo gestire i conflitti senza esercito.
Il 5 giugno pubblicheranno la graduatoria per il dottorato, stileranno i nomi di chi può sostenere il colloquio il 12. Non so se sperare di essere presa o no. Di certo non so se potrò prendere un permesso per fare il colloquio nel caso venissi ammessa, e sarebbe brutto non poter partecipare fino in fondo, quindi forse è meglio che non venga ammessa affatto.
Le settimane scorse in preda a un impeto di follia abbiamo prenotato un viaggio per New York. Praticamente tutto quello che ho guadagnato nel vecchio lavoro, ma ben speso in un viaggio. Ho fatto presente ai colloqui che potendo non vorrei rinunciarvi essendo poi in un periodo che normalmente ci sono le soste anche per le aziende. Mi hanno presa lo stesso sapendolo. Mio marito, credo che lo faccia per ferirmi, vuole già cancellarlo. E me lo ripete con quel tono tra la provocazione e il rammarico. Anche questo è motivo di altri sensi di colpa e per quanto mi sforzi di placare la sua disillusione non posso fare a meno di non sentirmi amareggiata e furente. Il viaggio era per noi, era per me, era per lui, una fuga prima di diventare definitivamente adulti. Un modo di spendere tutti (o quasi) i risparmi di un lavoro mal pagato. Un piccola fuga di giovinezza, prima di pensare ai pancioni e di nuovo alle tasse, alle dichiarazioni dei redditi, ai lavori di merda e ai lavori da cercare, ai corsi per rilanciarsi, ai parenti, ai doveri.
La parte più nichilista di me ha perfino sperato che per questo motivo non mi prendessero, salvo poi sperare anche di non partire, ma questa parte non conta, se ne starebbe in un rifugio lontano dal mondo.
Non mi piace non mi piace non mi piace tutta questa ingiustizia perpetrata ai danni di te di tuo marito e di tanti giovani che avrebbero il diritto di costruirsi come sono riuscita io a fare un percorso lavorativo e di vita.
La vivo come un’ingiustizia.
Mio figlio ha la vostra età per fortuna ormai da quattro anni lavora ma il primo lavoro che fu all American Express andò a gambe all’aria dopo due anni e il mio ricordo più straziante fu vederlo seduto sulla seggiola singhiozzare perché sapeva di non meritarselo.
Non ti fare prendere dall’ansia ancora oggi io quando devo incontrare persone nuove penso e dubito di esserne all’altezza Anche se ho avuto i miei riscontri.
Solo le persone arroganti e stupide non dubitano mai di loro stesse.
Ti abbraccio forte forte e fatevi il vostro viaggio e magari cercate di studiare un po’ la situazione l’America non è più così lontana anche se il suo mito sia un po’ sgualcito.
sherabbraccicari
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me lo prendo tutto li tuo abbraccio e le tue parole, grazie di cuore
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tutto é molto difficile ma tieni tenete duro.
shera💙
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Capisco la tua ansia, perché negli ultimi anni mi ha immobilizzato. Capisco tuo marito ma non dovrebbe farti pesare così la sua situazione, ma dagli uomini più di tanto… Concentrati su una cosa alla volta e pian piano vedrai che ne esci.
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Io ancora studio all’università e con il mondo del lavoro non ho esperienza… con l’ansia invece sì, come quando ho fatto gli stage estivi alle superiori e mi chiedevo se sarei stata all’altezza, se ci ripenso adesso sorrido ma allora… mi viene da consigliarti di parlarne, con tuo marito magari, e senza litigare, semplicemente dicendogli ciò che hai scritto qui 🙂
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Hai ragione dopo tempo poi ridiamo o quanto meno sorridiamo delle nostre paure infondate. Spero sarà anche questo il caso. Grazie di essere passata
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Mi raccomando 😘
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Ho scritto un articolo su questa tematica ieri, se ti va passa dal mio blog, mi farebbe piacere. Petra.
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Certo lo leggerò grazie
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Sarai all’altezza. Come lo so? Perché dalle tue parole traspare una lucidità e una forza di cui forse non ti rendi ben conto. Sei una dura sotto l’apparenza fragile. Fatevi quella vacanza spensierata e per un periodo mandate affanculo tutto il resto. Prima di tutto ci siete voi due e la coppia che formate.
Un abbraccio di tutto cuore.
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Grazie cara spero davvero di essere tosta come dici o almeno devo crederci
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Non mollare, fai lo stage, presentati al colloquio. Se non sostieni il colloquio, il rimorso ti perseguiterà! Il viaggio lo fai, anche da sola, perdiana!, tuo marito deve scuotersi dal torpore 😤
Scusa la crudezza delle mie parole, queste sono esperienze già vissute da chi è un poco più vecchietto di te!
Un abbraccione 🤗😘
Sid
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Lo so devo cercare di stare su e non farmi trascinare nè da lui nè dall’ansia.
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Esatto 😀
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Certo che ce la farai.
E se hai l’ansia di non farcela, sticazzi: basta che insinui anche di poco l’idea negli altri.
Più che altro, capisco la frustrazione di tuo marito ma – se non l’hai già fatto – parlagli in un momento in cui è tranquillo.
Il matrimonio è la scelta di unirsi a qualcuno in buone e cattive acque, ma sul rincarare la dose…
“Il Vangelo dice porgi l’altra guancia al tuo nemico. Quello che non dice è che prima devi placcarlo, tallonarlo, rabattarlo e solo dopo porgere l’altra guancia e dire: vuto provare?”
Non che tuo marito sia il nemico, ma il suo sclero un po’ lo è.
Deve uscirne, prima di trascinarci te.
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Esatto il suo svelero fa impazzire anche me purtroppo. E devo stare attenta a non farmi contagiare in un circolo vizioso
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È quello il casino vero…
Da profana di matrimoni, penso sia la prima cosa da aggiustare.
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Sclero
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ansia? mettila in soffitta. Si può tutto, tutti ci riescono e senza ansie. Affronta col giusto cipiglio lo stage, l’eventuale colloquio e la vacanza americana.
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❤️
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Un sorriso
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Lascia l’ansia a noi vecchiette 🙂 Vivo le tue parole attraverso le mie figlie. E ti consiglio come
tutti quanti abbiamo detto! …
La mia nonna diceva sempre; Fai folle, pazza con coscienza, vivi, sbagli, ami … perchè non devi arrivare quel ultimo respiro; … pensando peccato, peccato, peccato … 🙂
La depressione e una brutta bestia, ma forse una bella scossa potrebbe aiutare anche tuo marito.
Con gentile determinazione, fai capire, che questo e il tuo desiderio, e che ti farebbe piacere che lui faccia parte, altrimenti … tu non rinunci!
Non mollare, fai lo stage, presentati al colloquio!
E non mollare, America e un paese fantastico! E come hai detto, ora e il momento giusto!
Ti auguro un gran bocca al lupo! ❤
Che la mia buonanotte giunga come una discreta, silenziosa e calda carezza! Elisa
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Grazie per le tue parole, buonanotte 😘
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❤
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L’ha ribloggato su Antonella Lallo.
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L’ha ribloggato su Alessandria today.
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