Voglio un pensiero superficiale

Mi chiedo cosa c’è che non va in me, una mia amica si è defilata improvvisamente non mi risponde più o a singhiozzi e se cerco di invitarla per vederci non può mai o non mi risponde. Ho analizzato le possibilità e mi sono chiesta se sono stata troppo pressante se ho sbagliato qualcosa. e se ho sbagliato cosa ho sbagliato?! una persona che mi ha detto non mi sta bene che sei sofferente, anche se non ti rispondo spesso io ci sono, poi mi ha fatto notare che scrivo troppo, continuamente, che mi rendo fastidiosa, di lasciarla in pace, che penso solo a cosa voglio io e di cosa ho bisogno io e ignoro ogni altra richiesta. Questa persona mi ha prima bloccato e poi sbloccato chiedendomi scusa, quindi non so bene in questo caso se sono io quella che sbaglia. Di certo sbaglio a cercare questa persona a dirgli che le sono vicina se ha bisogno se si stente sola, che mi dispiace che non stia bene, che vorrei fare qualcosa che ci tengo a lei e che credo in lei e nelle sue capacità. è stupido pensare che se un messaggio di vicinanza può far piacere a te può far piacere anche agli altri, che se qualcuno ti dice lasciami solo, devi lasciare solo e io non ho rispettato del tutto questa cosa e ho sbagliato poi certo ci sono modi meno bruschi ma è vero, ho pensato ai miei bisogni e ignorato i suoi se s questa persona si è sentita tanto sopraffare da me.

Ricevo quantità esorbitanti di rifiuti, “grazie per esserti candidato ma abbiamo deciso di procedere con altre candidature”, “cerchiamo qualcuno con più esperienza”.

Vivo malissimo i rifiuti, di ogni tipo, l’ho imparato dai miei genitori e dopo tre fottutissimi anni di terapia e un sacco di soldi, ho risolto molto ma non abbastanza se mi ritrovo ferita per una persona che ha un atteggiamento ambivalente e un’altra che mi ignora. Sembra che io ricerchi costantemente uno sguardo che non avrò mai, un’attenzione infantile che non avrò mai e che nessuno può contenere, sembra che io non riesca a dire del tutto “cazzo vaffanculo”, sono stata dolce con te e a te sembra un’oppressione vaffanculo, sono stata carina con te e ti ho chiesto di vederci e tu mi ignori: “vaffanculo”. Io non lo faccio mai del tutto, e so anche il perchè ho paura, una totale paura di restare sola, ma io sono sola perchè queste persone non mi danno nulla di fatto solo dispiacere, e allora che senso ha?

Ho fatto una ripetizione dopo un sacco di tempo mi ero preparata e sono andata a casa di questa ragazzina, ho fatto compiti di epica, matematica e inglese, mi sono ricordata come si fanno le equazioni con i radicali dopo anni e anni che non le faccio eppure non mi hanno richiamato, non so se è perchè il giorno dopo non sono potuta andare perché avevo la caldaia rotta e l’idraulico in casa o perchè la madre voleva qualcuno di diverso, non so neppure se ho sbagliato qualcosa, e umile ho chiesto a questa donna di dirmi se avessi sbagliato qualcosa o quanto meno di darmi un feedback per migliorarmi visto che aveva inserito una richiesta per un altro docente nel sito che usa per le ripetizioni, ma non mi ha neppure considerata. “Devi dedurre perché non sempre ti risponderanno”. E che devo dedurre da “lasciami in pace, non scrivermi” o da messaggi visualizzati senza risposta? che devo dedurre??

La vorrei proprio fare una lezione con questo maestri di vita che si mettono in cattedra pronti a puntare il dito e a dire “come si fa”.

Io ci provo, ci provo costantemente a impormi un sorriso che sai magari ci casca il cervello e così posso tornare anche io a correre invece mi sento messa fuori squadra e nn so chi ha deciso e posso allenarmi ma non serve perchè c’è sempre qualcuno di “migliore” e sono così stanca. Stanca della terapia, stanca di ripetere gli stessi inutili schemi in cui improvvisamente senza accorgermene io passo da falsa preda a feroce cacciatrice. Sono stanca di modificare il cv salvo poi sentirmi dire che va bene, “e allora se va bene se l’ho scritto bene, cosa c’è che non va?”. Io posso agire solo sul mio 50% poi il resto è culo, cazzo non lo so. Sul mio 50 % io non mi pento di essere una persona che anche se si sente dire “lasciami in pace” prima ha detto “io ci sono, ti ascolto” a un “non sto bene”; e anche se viene visto come un mio eccessivo interesse io non mi pento di essere una persona che si interessa agli altri, ma mi pento di sconfinare e di non riuscire a vedere quando le cause sono davvero perse.

Che spreco di tempo dare dolcezza a chi non la vuole, dare presenza a chi dà solo noia. Che spreco di tempo cercare migliaia di modi per “andare bene”, per vendersi. Che spreco di risorse.

Pubblicato da Deserthouse

Innamorata della musica della chitarra e della scrittura, ho un blog che aggiorno spesso, amo leggere le cose scritte da altri, qualsiasi cosa possa darmi uno spunto di riflessione, o farmi indugiare in una sensazione. Come tutti sto cercando il mio posto nel mondo sperando che ci sia un climax ascendente nel mio finale.

27 pensieri riguardo “Voglio un pensiero superficiale

    1. Fai bene perché sprecare tempo e risorse. Non chiudersi ma al momento mi sembra di dare troppi agli altri la possibilità di “spingermi giù dal burrone” e non va affatto bene, un passo alla volta ci si allontana dal bordo

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  1. Concordo pienamente con queĺlo che dice Elena, purtroppo biviamo in una società disamorata, che non ama i rapporti sociali o, perlomeno, in maniela del tutto personale ed egoistica. È anche vero che non è facile che nasca un feeling reciproco tra due persone, per assurdo è più facile trovare l’amore che non una vera amica. Credo che tu debba semplicemente imparare a vivere bene anche da sola, quando apprezzerai veramente la tua stessa compagnia cambierà anche il tuo atteggiamento verso l’esterno

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    1. Sono d’accordo con Giuliana. Stare bene con se stessi. L’amicizia è davvero molto difficile incontrarla. Forse più dell’amore. Quella che un anno fa mi diceva: ti voglio bene e sono contenta di averti come amica ha fatto un veloce dietrofront due settimane fa dicendomi: per fortuna siamo solo conoscenti. Motivo? Le avevo detto che non si era ricordata di farmi gli auguri di buon compleanno. Mah. No comment 😉

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  2. L’unica cosa che ho capito in generale è che non possiamo piacere a tutti e spesso capita nella vita di incontrare solo persone a cui non piaciamo. C’è poco da fare se non sperare che prima o poi la serie cambi…

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  3. Penso che non esista il giusto e lo sbagliato in valore assoluto. Per alcuni saremo sempre un pollice verso, per altri no. E’ dura da mandare giù, ma non si può sempre piacere a tutti anzi ,credo non sia sano e spesso preferisco un vaffanculo diretto a sorrisi di circostanza. Almeno so da che parte arriva la sberla.
    Detto questo, condivido ciò che dice Giuliana. Devi prima di tutto e sempre stare bene con te stessa. Gli altri verranno dopo, perché la persona più importante e più amata da te devi essere tu.

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  4. Il trucco è pensare e credere in se stessi ! Gli altri sono fuori da noi, possono solo ‘farci credere’ ‘farci sperare’ ‘farci sognare’ ma la vita è solo nostra e nessuno può cambiarla !

    Ciao
    (Ti ho scoperta da poco… Faccio un giro sul tuo Blog)

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  5. non è che tu sbagli qualcosa, perché trovare qualcuno che non sbaglia mai, vuol dire che quello attribuisce i propri errori agli altri. Più prosaicamente la nostra è diventata una società di asociali che pretendono doveri dagli altri e nessun diritto da parte sua. Una società che vive perennemente connessa a FB, Istangram e compagnia di giro, che non ragiona più con la propria testa.
    Prova a fregartene degli altri, fare quello che ritieni giusto. Scrivere i CV come ti vengono, ecc. Insomma vivere te stessa.

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  6. Cara Deserthouse, da quest’ultimo post sono passati molti giorni e appena ho visto il tuo passaggio da me, mi è ventuto spontaneo chiedere: Des, come stai? Beninteso, non sei obbligata a risponderti/rispondermi.Buona domenica.

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