Sei fuggito, sarai stanco. L’unica volta che mi hai dato la buonanotte per primo è stato quando mi hai rimproverata, altrimenti scappi in silenzio. Crolli?! Forse. Solo che mi lasci nuda in un letto nel mezzo delle mie fantasie, e allora mi chiedo se faccio bene a raccontartele se non dovrei invece commentare i tuoiContinua a leggere “Cucchiaio”
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La giusta distanza
Oggi il dolore vale doppio, perchè in questa solitudine forzata io che sono fuori dal mondo da mesi non ci sto neppure troppo male. Io che sono inattiva posso finalmente sospendere il giudizio su me stessa e sentirmi “normale”, così che la mia vita si avvicini a quella surreale degli altri. Certi giorni mi mancaContinua a leggere “La giusta distanza”
Dediche notturne
Perdonami sarai pieno di cose da fare pieno di impegni pieno di scadenze da rispettare. Forse io vivo fuori dal mondo. Anche se ci provo non riesco ad essere polemica con te. Hai ragione sono il perfetto esemplare di questo mondo ansioso. Vorrei raccontarti così tante cose ma ultimamente si è insinuato in me unContinua a leggere “Dediche notturne”
Riflessioni notturne
È strano pensare al virus fuori, ai traumi che ci portiamo dentro. È un periodo strano mi sembra di essere ancora più sospesa. Le persone oggi stavano vicine passeggiavano e questa ragazza che ho incontrato solo due volte mi ha baciato appena ci siamo viste, le ho detto che avremmo dato scandalo. Ha parlato conContinua a leggere “Riflessioni notturne”
Lisbon revisited
Nulla mi lega a nulla.Voglio cinquanta cose allo stesso tempo.Bramo con un’angoscia di fame di carne quel che non so cosa sia –definitamente l’indefinito…Dormo irrequieto e vivo in un irrequieto sognaredi chi dorme irrequieto, mezzo sognando.Mi hanno chiuso tutte le porte astratte e necessarie,Hanno abbassato le tende dal di dentro di ogni ipotesi che avreiContinua a leggere “Lisbon revisited”
La regola dell’uno
Ieri è stata una giornata surreale e non perchè vivo in una delle regioni con con casi di virus e neppure perchè sono andata al supermercato a fare la spesa per l’apocalisse. è stata surreale la conversazione che ho avuto con la mia insegnante d’inglese e scrittrice e amica (?). Sono tre mesi che dovevoContinua a leggere “La regola dell’uno”
I will wait
Oggi mi è successa una di quelle cose pesantissime, intime, che feriscono in modo viscerale legate al passato. Alla mia famiglia, al mio dolore. A quella casa. Legata a ricordi lontani, umiliazioni passate che ribollono sotto masse argillose di terreno. Non posso parlartene perchè provo vergogna. Se potessi la nasconderei questa vergogna, sotto strati eContinua a leggere “I will wait”
Tu no
Ormai dovrei essere abituata a queste sensazioni, eppure non passa mai. Io ho cercato di fare del mio meglio, ma devo vedere le cose dal lato giusto. Non pensavo che mi avrebbero chiamata per fare un colloquio all’ARPA, da ingegnere dell’ambiente mi sentivo contenta, pensavo che sì sono passati anni dalla laurea ma gli sforziContinua a leggere “Tu no”
Quel che resta
È successo ancora e speravo non succedesse mai più perchè so davvero molto bene, fin troppo bene quanta fatica occorre, quanta resistenza, quanta pazienza e forza ci voglia. Non so stare da nessuna parte evidentemente, né con né senza. Solo l’anno scorso ho inviato qualcosa come 1000 cv, mi hanno lasciato a casa dopo unContinua a leggere “Quel che resta”
Voglio un pensiero superficiale
Mi chiedo cosa c’è che non va in me, una mia amica si è defilata improvvisamente non mi risponde più o a singhiozzi e se cerco di invitarla per vederci non può mai o non mi risponde. Ho analizzato le possibilità e mi sono chiesta se sono stata troppo pressante se ho sbagliato qualcosa. eContinua a leggere “Voglio un pensiero superficiale”