Una via di fuga

Oggi non voglio avere paura. sto affrontando un periodo di alti e bassi e non ho voglia di avere paura. mi sono fatta anche un piccolo pianto. Ho aspettato il lavoro per due mesi, ho studiato a luglio per un concorso le cose sbagliate perché mi sentivo distrutta dopo un anno passato a macinare kmContinua a leggere “Una via di fuga”

Errori e stanchezza

Non scrivo qui da troppo tempo. Sono stanca esausta. Fare la pendolare si sta facendo sentire e per quanto abbia cercato di elaborare al meglio il lutto, il destino mi ha beffato cercando di smontarmi e assestare altri colpi là dove fa più male. Ho ritirato il primo aprile il referto istologico, quello che hoContinua a leggere “Errori e stanchezza”

Primo maggio: riflessioni entropiche

Non riesco a formulare pensieri degni di nota e sono così stanca di lamentele, di frasi ad effetto, di gattini, di cagnolini, di piatti, di giudizi, di competenze prossime all’esaurimento, di malati inascoltati, di quelli che sanno, di quelli che hanno sempre saputo, di quelli che criticano senza proporre, di quelli che riflettono e sentonoContinua a leggere “Primo maggio: riflessioni entropiche”

La regola dell’uno

Ieri è stata una giornata surreale e non perchè vivo in una delle regioni con con casi di virus e neppure perchè sono andata al supermercato a fare la spesa per l’apocalisse. è stata surreale la conversazione che ho avuto con la mia insegnante d’inglese e scrittrice e amica (?). Sono tre mesi che dovevoContinua a leggere “La regola dell’uno”

Tu no

Ormai dovrei essere abituata a queste sensazioni, eppure non passa mai. Io ho cercato di fare del mio meglio, ma devo vedere le cose dal lato giusto. Non pensavo che mi avrebbero chiamata per fare un colloquio all’ARPA, da ingegnere dell’ambiente mi sentivo contenta, pensavo che sì sono passati anni dalla laurea ma gli sforziContinua a leggere “Tu no”

Quel che resta

È successo ancora e speravo non succedesse mai più perchè so davvero molto bene, fin troppo bene quanta fatica occorre, quanta resistenza, quanta pazienza e forza ci voglia. Non so stare da nessuna parte evidentemente, né con né senza. Solo l’anno scorso ho inviato qualcosa come 1000 cv, mi hanno lasciato a casa dopo unContinua a leggere “Quel che resta”

A volte per andare avanti bisogna tornare indietro

A volte per andare avanti bisogna tornare indietro. è la prima frase che scritto in una racconto pubblicato in un’antologia. Sono passati anni da allora, la scrittura è diventata sempre meno di racconto e più di sfogo personale, ma oggi questa frase la sento particolarmente. Ho lasciato il lavoro dopo solo un giorno, dopo averContinua a leggere “A volte per andare avanti bisogna tornare indietro”

Lo confesso

Alla fine è giusto che lo dica almeno qui, almeno ci provi a dirlo a me stessa. Alla fine è giusto che ne prenda atto. Alla fine è giusto che io sia onesta. NON sono una bella persona perché oggi comincio e non ho dormito per un misto di ansia e non voglia. Sento daContinua a leggere “Lo confesso”

Un quarto di miglio

Devo scrivere da mesi, ma rimane tutto qui dentro di me e non vuole uscire, ho tutto in testa, tutto dentro e non voglio farlo uscire e straripare. mesi duri di solitudine, di attese, di delusioni, vorrei solo dimenticare e andare avanti, lasciare andare definitivamente ciò che è stato. Ho resistito in un lavoro cheContinua a leggere “Un quarto di miglio”

ultime

La mattina arrivo già estraniata, come in un film di Sorrentino ascolto “il mondo” mentre attraverso il lunghissimo corridoio che separa le aree di produzione, l’odore di mentolato o di qualche altro composto chimico che inseriscono per dare esperienze diverse al consumatore, impregna i muri e poi le narici, la bocca, fino a sentirlo nelleContinua a leggere “ultime”